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Al via la gara che assegna la concessione della gestione rifiuti per l'ATO di Parma

Al via la gara che assegna la concessione della gestione rifiuti per l'ATO di Parma

È uscito il bando per la prima gara europea in ambito regionale per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per il territorio di Parma e provincia.

La gara, che sta seguendo la necessaria procedura di ufficializzazione e sarà pubblicata con ogni probabilità sulla Gazzetta Ufficiale venerdì 20 ottobre, prevedrà la concessione del servizio di gestione rifiuti, per una durata di 15 anni a partire dall'affidamento, dopo una prima fase di transizione, per tutti i 44 comuni della provincia di Parma, ad esclusione di Fidenza. Il valore complessivo stimato della gara è di oltre 813 milioni di euro.

In Emilia Romagna questa gara rappresenta una novità assoluta poiché per la prima volta un servizio pubblico essenziale viene concesso attraverso un'apertura reale al mercato. L'assetto attuale del servizio infatti deriva da anni di gestione in salvaguardia, contesto derivante dalle precedenti gestioni attraverso società municipalizzate. L'importante valore economico dell'affidamento ha poi previsto che, in applicazione della normativa vigente, si prevedesse per esso una gara di carattere europeo, aperta cioè a soggetti industriali di varia provenienza nazionale ed europea.
L’importanza di questa procedura, descritta dalle caratteristiche fin qui evidenziate, ha richiesto una lunga gestazione nella elaborazione della documentazione, durante la quale non sono mancate numerose novità di natura normativa che hanno richiesto continue modifiche e aggiornamenti.
Le natura stessa dell'affidamento ha spinto i sindaci del territorio, insieme alla struttura tecnica dell’Agenzia, a trovare soluzioni che, all’interno del bando, andassero a preservare e migliorare il livello qualitativo del servizio inserendo, per il vincitore dell’affidamento, obiettivi sfidanti per il futuro come evidenziati dalla normativa regionale in materiale di rifiuti.

Le caratteristiche del bando

I sindaci del territorio hanno previsto la firma di un protocollo insieme alle maggiori sigle sindacali, CGIL, CISL e UIL, al fine di garantire, in questo passaggio delicato, la tutela dei lavoratori già impiegati sul servizio e impiegati in futuro nella nuova configurazione societaria, salvaguardando i livelli occupazionali del gestore uscente.

La territorialità sarà un elemento imprescindibile della nuova realtà operativa, che dovrà prevedere l’istituzione di una società di scopo per lo svolgimento del servizio. Tale modello è stato previsto anche a fronte della necessità di bandire una gara europea. La probabile partecipazione di grandi gruppi industriali sovranazionali ha richiesto la predisposizione, già in fase di gara, di un contesto societario che valorizzi l’attenzione al territorio e la capacità di sviluppare relazioni locali efficaci. Il nuovo servizio rifiuti che risulterà dal bando è progettato e dimensionato dall'Agenzia per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti al 2020.

Il territorio provinciale di Parma è già a buon punto, nel raggiungimento degli standard regionali, per questa ragione saranno richiesti ai partecipanti standard tecnici molto alti, con un'attenzione particolare alle offerte migliorative in termini di maggiori servizi erogati (ad esempio spazzamento, pulizia stradale, maggiori aperture dei Centri Comunali di Raccolta). Il bando prevede di mantenere da una parte l’economicità dell’offerta, che in un bando europeo deve garantire l’appetibilità per competitors differenti, ottemperando così una reale apertura al mercato, mantenendo fermi, dall’altra, i risultati acquisiti sul territorio.

La concessione del servizio non prevedrà lo smaltimento dei rifiuti, essendo questo un sistema già regolato dalla Regione Emilia Romagna, e il recupero della differenziata che viene svolto in condizioni di libero mercato.

Tempi e scadenze

Avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea si attende per venerdì 20 ottobre, la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. I partecipanti avranno sei mesi, vista la complessità del progetto da presentare, per la preparazione della documentazione e la consegna dell’offerta in forma ufficiale. A quel punto entrerà in gioco l’attività della commissione tecnica, chiamata a valutare le proposte pervenute.
Si può stimare, a scanso di possibili novità giurisprudenziali e problematiche, che una gara di queste dimensioni può certamente prevedere, una durata complessiva di adempimento della procedura di almeno un anno, a seguito del quale verrà ufficializzato l’affidamento alla società risultate vincitrice.


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