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Impianto riciclaggio pannelli fotovoltaici di CAMEC

Impianto riciclaggio pannelli fotovoltaici di CAMEC

Il futuro del fotovoltaico passa dal riciclo: la linea Horizon di CAMEC.

La crescita del fotovoltaico in Europa e nel mondo porta con sé una sfida sempre più rilevante: la gestione dei pannelli solari giunti a fine vita. Secondo le stime dell’International Renewable Energy Agency, entro il 2030 la quantità di moduli da smaltire supererà gli otto milioni di tonnellate a livello globale. In questo scenario, il riciclo non è soltanto una necessità ambientale, ma anche un’opportunità industriale. È su questa esigenza che CAMEC, azienda italiana che da oltre 32 anni è specializzata in soluzioni tecnologiche ed avanzate nell’ambito del riciclaggio, ha sviluppato la linea Horizon, un impianto dedicato al recupero dei materiali contenuti nei moduli fotovoltaici.

Design compatto

Nonostante le dimensioni compatte – 30 metri di lunghezza, 4,5 di larghezza e 3,5 di altezza – la linea è in grado di trattare fino a 60 pannelli l’ora, equivalenti a circa 1.800 kg di materiale, con un consumo medio di soli 170 kW. Questo dato, inferiore del 40% rispetto agli standard di mercato, rende Horizon uno degli impianti più efficienti in termini energetici e più vantaggiosi sul piano operativo.

Riciclo automatico dei pannelli fotovoltaici

Il cuore del processo è interamente meccanico: nessun prodotto chimico viene utilizzato e non si generano emissioni nocive. I pannelli vengono progressivamente smontati, a partire dalla rimozione della scatola di giunzione e del telaio in alluminio, per poi passare alla separazione e vagliatura del vetro. I materiali compositi sono quindi triturati e sottoposti a una raffinata fase di separazione, in grado di distinguere metalli ferrosi e non ferrosi, isolare il silicio e recuperare le diverse tipologie di plastica.

Qualità dei materiali riciclati

Il risultato è un insieme di frazioni di altissimo valore. Il vetro, con una purezza del 99,9%, può essere reimpiegato direttamente nell’industria vetraria; il rame raggiunge il 96,1% di purezza, sufficiente per la produzione di conduttori elettrici; il silicio, con una resa del 98,4%, può tornare a essere materia prima per la realizzazione di celle solari. Anche le plastiche vengono valorizzate: quella grezza con un livello di purezza dell’87% e quella fine al 60%, entrambe destinate soprattutto al settore delle costruzioni. Si tratta di percentuali tra le più alte oggi ottenibili sul mercato, a conferma dell’efficacia del sistema.

Un ulteriore elemento di forza è rappresentato dal livello di automazione. Per la gestione ordinaria sono sufficienti due o tre operatori, limitati alle fasi di carico e scarico. La linea può inoltre essere integrata con sistemi robotizzati per rendere queste operazioni completamente automatiche e con soluzioni digitali di tracciabilità, in grado di seguire ogni singolo pannello trattato. Sul piano della sicurezza, Horizon integra barriere protettive e un sistema avanzato di filtrazione dell’aria, capace di bloccare le polveri pericolose e di garantire condizioni di lavoro sicure per gli operatori.

Un successo su tutta la linea

La ridotta necessità di manutenzione e il basso costo dei ricambi completano il quadro, rendendo l’impianto non solo sostenibile sul piano ambientale ma anche competitivo su quello economico. La capacità di recuperare materiali critici come rame e silicio riduce la dipendenza da risorse vergini e rafforza la resilienza della filiera produttiva, trasformando quello che rischiava di diventare un problema ambientale in una fonte di valore.

Con Horizon, CAMEC propone quindi una visione concreta di economia circolare applicata al settore delle energie rinnovabili: dall’energia pulita generata dal sole fino al riciclo intelligente dei moduli che la producono. Una dimostrazione tangibile di come tecnologia e sostenibilità possano viaggiare insieme, contribuendo a chiudere il cerchio della transizione energetica.


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