Umbria, la Regione punta sull’idrogeno per superare discariche e inceneritori
La Regione Umbria sceglie il Waste-to-Hydrogen: dai rifiuti idrogeno pulito, gas industriali e materiali per l’edilizia.

La Giunta regionale dell’Umbria sceglie l’idrogeno come tecnologia chiave per chiudere il ciclo dei rifiuti, lasciandosi alle spalle l’era dell’incenerimento. Con la delibera 831 del 13 agosto, l’esecutivo guidato dall’assessore all’ambiente Thomas De Luca ha individuato nel Waste-to-Hydrogen l’alternativa strategica per trasformare i rifiuti residui in idrogeno, gas industriali e sabbia circolare destinata all’edilizia e al settore cementiero.
L’obiettivo è avviare un percorso di economia circolare avanzata, in sinergia con Auri (Autorità Umbra Rifiuti e Idrico) e con l’Università di Perugia, capace di generare benefici ambientali ed economici, oltre che nuove opportunità occupazionali.
L’assessore De Luca ha dichiarato: “Abbiamo tre obiettivi da raggiungere: escludere qualsiasi ampliamento delle discariche, non incenerire e ridurre i costi su famiglie e imprese. Una visione che punta a trasformare l’Umbria nel primo esempio su scala regionale di chiusura del ciclo attraverso il riciclo e l’economia dell’idrogeno, generando valore per la comunità regionale”.
La Regione parla di una produzione di idrogeno blu, a basso contenuto di carbonio, considerato un tassello fondamentale per la decarbonizzazione dei settori strategici dell’economia umbra, dal trasporto all’industria.