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Depuratori e rifiuti liquidi: il futuro sostenibile della transizione ambientale passa dalle bioraffinerie urbane di CAP Evolution

Depuratori e rifiuti liquidi: il futuro sostenibile della transizione ambientale passa dalle bioraffinerie urbane di CAP Evolution

I depuratori gestiti da CAP Evolution, oltre alla depurazione delle acque, sono in grado di trattare rifiuti liquidi e produrre energia rinnovabile. I casi di Rozzano e Robecco sul Naviglio.

CAP Evolution è un’azienda che lavora al servizio della comunità per contribuire a un presente e un futuro più sostenibili attraverso soluzioni innovative a sostegno della transizione ecologica. L’ascolto delle esigenze dei territori nei quali opera ha portato anche alla gestione dei rifiuti liquidi, che possono diventare una risorsa preziosa. Questi residui, spesso provenienti da processi industriali o agroalimentari, diventano quindi un’opportunità per produrre energia rinnovabile e ridurre l’impatto ambientale delle aziende, che possono appoggiarsi a una struttura comoda e vicina, abbattendo costi e impatto sull’ambiente.

La gestione delle acque reflue e la valorizzazione, in ottica di economia circolare, di scarti come fanghi di depurazione e dei rifiuti liquidi rendono gli impianti gestiti da CAP Evolution vere e proprie bioraffinerie urbane.

Robecco sul Naviglio: sei volte più capacità per i rifiuti agroalimentari

L’impianto di Robecco sul Naviglio si inserisce in questa strategia di transizione green.
Qui, grazie a un investimento di 150.000 euro per l’installazione di nuove turbine, è aumentata la capacità di ricezione dei rifiuti liquidi agroalimentari, passando da 4.800 a 27.000 tonnellate annue, con un impatto positivo in termini di produzione energetica e sostegno alle imprese locali.
Questo incremento consente una maggiore flessibilità operativa e un importante passo avanti nell’autoproduzione di energia, che si punta a portare dal 6% al 10% del fabbisogno dell’impianto. Allo stesso tempo, le aziende agroalimentari del territorio possono ora contare su una struttura vicina e affidabile per lo smaltimento dei propri residui, riducendo costi e impatto ambientale. L’obiettivo è trasformare gli impianti in hub ambientali integrati, capaci di generare valore dal recupero di risorse. Un modello che rafforza la resilienza del territorio e accelera la transizione verso un’economia più circolare e sostenibile.
Il progetto si inserisce in un piano più ampio che prevede, entro il 2028, l’autorizzazione al trattamento di 200.000 tonnellate di rifiuti liquidi all’anno.

CAP Evolution trasforma Rozzano in hub circolare tra acque, rifiuti ed energia

CAP Evolution consolida la sua strategia di economia circolare anche nel depuratore di Rozzano, operando su doppio fronte. Da una parte, con un investimento di oltre 3 milioni di euro, l’impianto incrementa la capacità di trattamento dei rifiuti liquidi non pericolosi fino a oltre 107.000 tonnellate annue. Dall’altra, grazie al nuovo accordo con Atmos, il sito sarà interconnesso sia elettricamente sia termicamente alla rete di teleriscaldamento del gruppo Getec. L’energia elettrica e termica scambiata stabilizza i digestori di biogas, migliorando l’efficienza e permettendo l’immissione di calore rinnovabile nella rete urbana. Un progetto sperimentale che riduce emissioni, potenzia la resilienza locale e trasforma il trattamento delle acque reflue in linfa per un sistema energetico più green e integrato.


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