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Roma adotta il piano per la gestione dei rifiuti

Roma adotta il piano per la gestione dei rifiuti

Gli obiettivi sono ridurre la produzione, aumentare la raccolta differenziata al 70% e realizzare nuovi impianti. Il tutto entro 5 anni.

La Raggi non li vuole più chiamare “rifiuti”, ma “materiali postconsumo”, dice durante la conferenza stampa di presentazione del Piano che hanno chiamato “Piano per la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021”.

Il Piano che dovrà portare Roma Capitale verso "Rifiuti Zero", si articola in 12 azioni e 5 Progetti (qui puoi leggere il Piano) che, con il coinvolgimento della cittadinanza e del tessuto delle imprese della città, hanno la finalità di far divenire Roma una città virtuosa in termini di riduzione della produzione pro-capite di materiali post-consumo: dalla Green Card per premiare i comportamenti virtuosi al programma contro lo spreco alimentare, dal compostaggio domestico alla realizzazione di Centri di riparazione e riuso, dal progetto Scuole Rifiuti Zero a quello dei Mercati rionali ad impatto zero fino all’adozione della tariffa puntuale che si basa sul principio del “più riciclo meno pago”.

Raccolta differenziata

È prevista la costruzione di Isole Ecologiche di Municipio; inoltre verranno introdotte per specifiche realtà, sia private che pubbliche, le Domus ecologiche: piccole aree per la raccolta differenziata riservate a utenze specifiche. Il piano di ampliamento della raccolta differenziata domiciliare prevede un incremento di 100.000 nuove utenze ogni anno iniziando dal Municipio VI. Ad oggi gli abitanti serviti dalla raccolta differenziata porta a porta sono 951.500. Inoltre altre 50.000 utenze saranno raggiunte dalla raccolta domiciliare dedicata, tramite la realizzazione di Domus Ecologiche e servizi personalizzati. Entro fine mandato dell’amministrazione Raggi, la raccolta differenziata domiciliare, modulata per tipologie abitative sarà estesa a tutto il territorio.

Costruire nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti

Ancora non si sa dove, ma l’idea è costruire nuovi impianti di trattamento rifiuti. È in corso l’individuazione di aree per la costruzione di impianti di compostaggio aerobico che possano trattare almeno 120.000 tonnellate di organico. Sempre in corso è lo studio per la realizzazione di un impianto di selezione per multimateriale (imballaggi di metallo e di plastica). Saranno installate infine 120 micro compostiere di comunità.


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