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CAMEC tecnologie riciclaggio rifiuti

La raccolta differenziata a Seveso è aumentata del 15% in due mesi

Il merito è dell'’introduzione della tecnologia “RFID”.

A distanza di due mesi dall’introduzione della tecnologia Radio Frequency IDentification (Rfid) nella raccolta del rifiuto secco indifferenziato nel Comune di Seveso (23.289 abitanti, Provincia di Monza e Brianza), i risultati ottenuti possono senz’altro definirsi eclatanti. Dopo alcuni mesi di sperimentazione in un quartiere di circa 8.000 abitanti, l’estensione del nuovo sistema di raccolta del rifiuto indifferenziato su tutta la cittadinanza ha confermato i risultati del test: ad oggi si registra infatti una diminuzione del secco non riciclabile prodotto di circa il 50% e un aumento della percentuale di differenziata del 15%, con un +14% per carta/cartone, +41% per il sacco giallo multi-leggero (plastica, acciaio, alluminio), + 26% per l’organico (umido), numeri che nel loro insieme documentano l’incremento della percentuale di raccolta differenziata, che va così a sfiorare la soglia dell’ 80%, superando brillantemente i termini previsti dalla normativa vigente (D.Lgs 152/2006 e s.m.i.).

Gelsia Ambiente Srl ha provveduto a distribuire alle famiglie di Seveso un kit di sacchi speciali per la raccolta del rifiuto secco, di colore blu semi-trasparente, dotati di un chip elettronico (tag) con un codice abbinato a ogni utenza. Nelle giornate di ritiro, il sacco regolarmente esposto in strada viene caricato dagli operatori sui mezzi dotati di un sistema di registrazione (reader), che rileva il codice e trasferisce i dati ad un software centrale, che elabora la quantità di rifiuto effettivamente prodotta da ogni cittadino, in modo tale da consentire di calibrare la tariffa ad personam secondo il principio di “chi inquina paga”. Il progetto è stato promosso nei confronti della cittadinanza con una campagna di comunicazione mirata dal nome “un sacco giusto” e con un’attività di educazione ambientale rivolta ai bambini di diverse età, consapevoli che questi rappresentano il futuro del paese e che solo attraverso lo sviluppo di una cultura ambientale potranno a pieno titolo essere chiamati, nella definizione data dal Ministro dell’Ambiente, i veri “nativi ambientali”. Questo progetto nasce dalla consapevolezza che il sacco dell’indifferenziato, in realtà, contiene erroneamente ancora il 60% di rifiuti che potrebbero essere destinati al riciclo. A conti fatti, quindi, l’introduzione del sacco blu consente di ridurre la produzione dell’indifferenziato e dei relativi costi di smaltimento a favore dell’incremento delle percentuali di raccolta differenziata e dei ricavi che ne derivano dalla cessione delle diverse frazioni raccolte. Gli eccellenti risultati consentiranno a Gelsia Ambiente di estendere nei prossimi mesi questa innovazione ai 24 Comuni gestiti coinvolgendo circa 430.000 cittadini. Accanto alla connotazione economica del progetto, potenzialmente vantaggioso per le tasche dei contribuenti, vi è quella ambientale: maggiore rifiuto avviato a riciclo significa automaticamente minore rifiuti da smaltire, ovvero meno discariche e meno inceneritori sul territorio. Il sistema messo in campo testimonia quindi che i cittadini, opportunamente sensibilizzati sui temi ambientali e guidati nelle buone pratiche, con l’ausilio della tecnologia, possono fare molto a tutela dell’ambiente. “Gelsia Ambiente ha raccolto la sfida proposta dal Comune di Seveso di rilanciare, anche dal punto di vista ambientale, un comune tristemente famoso per il disastro diossina del ’76 - dichiara il Presidente di Gelsia Ambiente Massimo Borgato. Gli eccezionali risultati sin qui ottenuti con l'iniziativa "Un sacco giusto", sono frutto del lavoro sinergico tra tutti i protagonisti coinvolti nel progetto ponendo le premesse per l'attivazione di un sistema tariffario più equo, consentendo ai cittadini importanti risparmi economici e una nuova e moderna partecipazione alla costruzione e alla salvaguardia delle nostre città e del nostro ambiente." “Oggi presentiamo i primi risultati di una sperimentazione che il Comune di Seveso, insieme a Gelsia Ambiente, sta portando avanti con risultati decisamente positivi - dichiara l’Assessore all’Ambiente Claudia Maria Terzi. Grazie anche alla collaborazione dei cittadini, la gestione dei rifiuti ha fatto segnare un aumento significativo della raccolta differenziata. Meno butti via e meno paghi: questo l'obiettivo principale di un progetto che Regione guarda con sincero interesse. Aumentare la percentuale di materiali avviati al recupero aiuta non solo a riciclare risorse importanti, ma segna un ulteriore salto in avanti nella qualità della gestione dei rifiuti, responsabilizzando le famiglie e migliorando l'ambiente in cui viviamo”. “Ringrazio per il grande lavoro di collaborazione: il settore ecologia e ambiente del Comune di Seveso, coordinato dall'Assessore Rivolta, la struttura di Gelsia Ambiente e tutti i cittadini e le cittadine - dichiara il Sindaco di Seveso Paolo Butti. Ai nostri concittadini va poi riconosciuto il merito di aver accettato questa novità con disponibilità e pazienza, che ha così permesso di vedere nella nuova modalità di raccolta dei rifiuti con il "sacco blu" anche una opportunità di crescita dell'intera Comunità. Ho incontrato in queste settimane molti di loro orgogliosi dei risultati ottenuti e ciò a prescindere dai possibili risparmi economici futuri. Tutto ciò significa che l'attenzione all'ambiente a Seveso è un tema concretamente sentito e rappresenta, appunto, un vincolo comunitario che ha solide basi vista la nostra Storia. Questo contribuirà a rendere la città sempre di più simbolo di riferimento per la tutela e la valorizzazione ambientale. La presenza sul nostro territorio di importanti realtà che fanno dell'Ambiente e del suo rispetto la loro "mission", come Fondazione Lombardia per l'Ambiente e il parco regionale Bosco delle Querce, indicano quanto la sostenibilità ambientale faccia già parte dell'essere quotidiano della città di Seveso”.


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